Uno Scoglio da superare

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«Partiamo da dove ci siamo lasciati la scorsa settimana, se lei è d’accordo. Mi stava raccontando dei “Mezzi paccheri di grano duro ripieni con curry di pesce ai sapori dello Sri Lanka, accompagnati da cozze, vongole, scampi e gamberi”, se non ricordo male».
«Sì, esattamente».
«Guardi l’immagine di questo piatto; ha l’acquolina in bocca, vero?».
«Sì, Dottore. Ai lati del piatto, ci sono quattro squisiti spettatori del mare: cozze, vongole, scampi e gamberi. Sono incantati, estasiati!».
«Cosa guardano così estasiati?».
«I mezzi paccheri di prima, ripieni con un curry di pesce davvero particolare».
«Si spieghi meglio».
«Ci sono zenzero, cipolla, pomodori, merluzzo, gamberetti e…».
«E… cosa?».
«Non riesco a dirlo, Dottore».
«Coraggio: siamo arrivati fino a qui; è ora di fare un altro piccolo passo per sentirsi meglio, finalmente liberi».
«Latte di cocco, Dottore. Ecco, l’ho detto!».
«Esatto: latte di cocco. Lo dica di nuovo, sillabando bene il tutto».
«LAT-TE-DI-COC-CO».
«E come si amalgama, come sta, che gusto ha il latte di cocco in questa pasta allo scoglio?».
«La verità è che… è tra le cose più buone che io abbia mai mangiato, Dottore».
«Lo dica di nuovo e si ascolti mentre pronuncia queste parole. Sta lì il segreto per infrangere i propri tabù, per liberarsi dai pregiudizi: ascoltarsi».
«I mezzi paccheri di grano duro ripieni con curry di pesce ai sapori dello Sri Lanka, accompagnati da cozze, vongole, scampi e gamberi sono la pasta allo scoglio più buona che io abbia mai mangiato. Con il latte di cocco, sì!».
«Bravissimo! Abbiamo superato anche questo scoglio. Ora se lo goda, questo piatto squisito».
«Grazie, Dottore, grazie infinite».
«Chef, mi chiami semplicemente Chef».

Lo “Scoglio da superare” è il piatto che – più di tutti gli altri – incarna alla perfezione il viaggio culinario e psicologico della cucina fusion di Chef Rao: azzerare i preconcetti, annullare le sovrastrutture, lasciare spazio alle sensazioni, ai sapori e agli odori che (solo) la sua cucina è in grado di regalare.
«Mangiare significa nutrire l’anima, superare i propri blocchi, riappropriarsi dell’autenticità e della possibilità di farsi sorprendere. Rinascere», racconta un noto psicologo culinario.
«Chef, chiamami semplicemente chef».
«D’accordo. “Mangiare significa nutrire l’anima, superare i propri blocchi, riappropriarsi dell’autenticità e della possibilità di farsi sorprendere. Rinascere”, racconta un noto Chef».

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