IL BLOG DELL’ANGELO

Dieci Anni di Viaggi, Sapori e Emozioni: la Storia dell' Angelo Cucina Fusion

21 giugno 2025

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Ci sono luoghi che si scoprono per caso. E poi ci sono luoghi che si cercano, perché chi li ha vissuti una volta ne sente la mancanza. L’Angelo Cucina Fusion è questo!

In dieci anni abbiamo costruito qualcosa che non si trova ovunque: una cucina intima ma sconfinata, un’esperienza che attraversa i sensi, un’atmosfera fatta di cura, relazione e stupore. Chi arriva qui non cerca solo un buon piatto: cerca un momento che resti. Una storia da vivere e da raccontare.

Un percorso fatto di ricerca viva

Il nostro è un ristorante dove si sperimenta senza rincorrere le mode, ma dove ogni gesto in cucina è frutto di uno studio profondo, di una visione precisa.

Abbiamo iniziato dieci anni fa con il desiderio di creare una cucina che parlasse di mondo ma partisse dal territorio…e da allora non ci siamo mai fermati.

Le tecniche che oggi ci appartengono – marinature, affumicature, fermentazioni, infusioni, la ricerca sui sei gusti e sui cinque sensi  sono il frutto di un cammino lento, curioso, rigoroso.

Ogni piatto ha dietro una riflessione, ogni evento è un viaggio.

 

 

I momenti che ci hanno resi chi siamo

Il nostro blog ne conserva memoria: cene immersive, degustazioni a tema, menù dedicati a culture lontane e ingredienti rari, esplorazioni sul confine tra arte e cucina. Abbiamo parlato di tempo, di geografie, di convivialità, di memoria.

Ricordi? La cena hawaiana “Aloha sapori delle Hawaii”,”I Corsi di cucina fusion con Chef Rao”, il Cenone di Capodanno intitolato “Il Giro del Mondo in una notte”, la cena di San Valentino con “Il Gusto dell’Amore”, “Oman e i Sapori d’ Arabia”, “Malesia Vs Thailandia”, La Cena Vietnamita, l’evento in collaborazione con il Salone del Libro Off di Torino, “Appunti di viaggio a tavola con Luca Morino” e tanti altri viaggi ancora fatti insieme a voi!

E poi i pranzi di chi viene per concedersi una pausa diversa, per sentirsi accolto, visto, ascoltato.

Qui ogni dettaglio è progettato per essere percepito.

Il nostro modo di stare al mondo

Non facciamo ristorazione per essere “di tendenza”, ma perché crediamo che la cucina sia un linguaggio culturale. Non vogliamo colpire, ma toccare. Non vogliamo stupire, ma accendere ricordi, connessioni, riflessioni. La nostra forza è nell’equilibrio, nella sensibilità, nella capacità di restare sempre coerenti e sempre in movimento.

Il Kamado, i viaggi-ricerca, i prodotti selezionati con dedizione, la costruzione di ogni esperienza insieme a produttori, cantine, artigiani: tutto questo fa parte del nostro essere artigiani di emozioni.

Ma non siamo soli in questo sguardo: lo dimostra anche la riflessione contenuta nel libro La cucina italiana non esiste di Alberto Grandi e Daniele Soffiati, dove si racconta di come la cucina italiana sia sempre stata, in realtà, una cucina “fusion” — nata dall’incontro di culture, viaggi, migrazioni, desideri e contaminazioni. La storia dei contadini italiani emigrati che sognavano una cucina nuova, più ricca e diversa da quella della fame e della fatica, è la stessa che oggi guida chi, come noi, crede che la cucina sia un viaggio culturale. E in questo viaggio ci mettiamo dentro tutto: memoria, sogno, territorio e mondo.

Dieci anni sono solo l’inizio

In dieci anni abbiamo costruito molto più di un ristorante. Abbiamo creato uno spazio intimo e autentico dove ogni dettaglio – dalla luce calda alla mise en place, dal tono della voce al ritmo del servizio – è parte di un’esperienza che parla di noi.

Abbiamo fatto convivere l’armonia e l’azzardo, la tradizione e l’invenzione. Siamo cambiati, sì, ma senza mai perdere di vista il nostro orizzonte: ascoltare, crescere, emozionare.

Molti ci dicono che da noi si sta bene, perché ogni piatto racconta qualcosa, ma anche perché si respira coerenza, cura, passione. E forse è proprio questo il nostro modo di fare ristorazione: un equilibrio instabile ma tenace, che si muove tra estetica e memoria, tra studio e istinto, tra cultura e cuore.

E se questi dieci anni ci hanno insegnato qualcosa, è che il meglio accade quando si ha il coraggio di non restare fermi.

Oggi siamo un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza autentica. Eppure ci sentiamo ancora all’inizio di un percorso. Ogni servizio, ogni piatto, ogni serata è per noi un nuovo inizio.

Un giorno da ricordare

Il 21 giugno non sarà solo una data sul calendario, ma un momento simbolico: quello in cui, dopo dieci anni di cammino insieme, torniamo a dirvi grazie.

Per chi verrà a trovarci quel giorno, abbiamo pensato a qualcosa di speciale: un brindisi di benvenuto con le nostre bollicine preferite, e un omaggio speciale da portare con se’, come segno tangibile di questo percorso condiviso.

Un gesto di gratitudine, un ricordo da conservare, un invito – forse – a ripartire insieme verso nuove destinazioni del gusto.

Per aver creduto, insieme a noi, che la cucina può essere molto più di ciò che arriva nel piatto.

Ci vediamo presto.

Sotto le stelle.

Con il mondo nel cuore.

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